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Debutto con Sold Out al teatro comunale di Carpi lo scorso primo novembre, la compagnia si riunisce per guardare tutti insieme il lavoro fatto.
Ötzi, o mummia di Similaun, è percepito come un viaggiatore nel tempo. Trovato intatto, grazie alla conservazione che ha avuto nel ghiaccio, mostra sul corpo 61 tatuaggi.
I segni che possiede sono semplici punti, linee e crocette, vista la posizione si presume avessero funzione curativa o religiosa (potrebbero essere infatti punti di pressione per l’agopuntura).
I tatuaggi Siberiani hanno un significato molto diverso rispetto alla classica connotazione che ora riteniamo abituale.
Soprattutto in carcere diventano una carta d’identità, una filosofia di vita o una storia, per comunicare in maniera silente con gli altri detenuti.
Ogni tatuaggio che veniva realizzato nella comunità era unico e inimitabile, non ne troveremo mai due identici.
Le motivazioni per cui oggi ci si tatua sono molto distanti da quelle che per mezzo del tatuaggio contrassegnavano l'individuo come membro o non membro di una tribù.
Solo dagli anni ‘60 l’arte del tatuaggio affascina la mentalità comune.
Oggi il tatuaggio viene visto come celebrazione del proprio gusto o del proprio modo di essere, oppure dei propri eventi della vita.
Ci si tatua oggi per far uscire qualcosa che si ha dentro, trasformandosi in strumenti di comunicazione.
